Ho letto un articolo su un calendario anti-obesità. Come ve lo immaginate? Belle donne nude anoressiche? Belle donne nude formose? Grassi che fmangiano verdura? Grassi che fanno sport? Ricette dietetiche? No: politicanti e salotto-portaportisti falliti, in ufficio.
Mi permettete di dire che è poco convincente? Direi anche che è estremamente inutile. Potrei citare Fantozzi e dire che è una cagata pazzesca. Ma indagando ulteriormente rusulta proprio un magnamagna.
Il calendario è stato “voluto dall’Adao (Associazione per lo studio e la ricerca dei disturbi alimentari e dell’obesità)”. Cerco su google (cliccare per credere) e non mi esce, che sò, un sito ufficiale. La cosa più attendibile che google trova sull’argomento è un post del blog Blogorrea, vecchio di un anno, che parla di Mauro Cutrufo, capogruppo della “Democrazia Cristiana per le Autonomie” al Senato e presidente dell’Adao (foto sopra).
L’autore scrive: “Parole sante. Dette da uno che a palazzo Madama e dintorni è soprannominato “Il Cotica” perché pesa ben oltre il quintale e che si fa campagna elettorale con il più classico sistema, che fu una delle cose che valse ai suoi amici Dc il soprannome di “forchettoni”, cioè mangiare: “Nei momenti di emergenza elettorale riesco a fare quattro pasti completi in un giorno”, ha detto.
Obietterà qualcuno: perché mettere uno così presidente dell’associazione per lo studio e la ricerca sui disordini alimentari e l’obesità? Via, non siate banali, il senso è chiaro e logico, direi. Ed è prettamente e sottilmente medico: è omeopatia.”
Ora posso avere il legittimo sospetto che questa fantomatica associazione sia un raccogli-fondi pubblici e titoli onorifici, che nessuno conosce? Ma forse in questo caso lo Stato non ha pagato questo imprescindibile exploit anti-obesità di cui sentivamo veramente il bisogno. Guardando le foto si legge la marca Sanofi-Aventis, una casa farmaceutica. Insomma, è una pubblicità? Non solo! Cutrufo nell’articolo precisa che obiettivo dell’associazione, manco a farlo apposta, è “riconoscere l’obesità come malattia sociale e concedere la rimborsabilità di alcuni farmaci di fascia C destinati a questi pazienti”… Un piccolo colpo di google: cerchiamo “Sanofi-Aventis+obesità” et voilà, la parola magica: Acomplia-Rimonabant, l’ultima moda delle pillole dalla dubbia efficacia per grassi o pseudo-tali, di cui abbimo già parlato.
A pensare male si fa peccato ma, di questi tempi, non si sbaglia.
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