I chili di troppo sono scritti nel dna


Un nuovo tassello nella ricerca genetica
su chili di troppo e obesità. Dopo la recente scoperta del gene Fto, finito sul banco degli imputati con la schiacciante accusa di far schizzare l’ago della bilancia con una semplice mutazione, ora una nuova variante vicina al ben più celebre gene Mc4r finisce per essere additata dai ricercatori come responsabile di odiati rotoletti e centimetri in eccesso.

Il nuovo nemico della linea è stato stanato grazie a una ricerca condotta dai ricercatori del Genetics of Energy Metabolism Consortium di Cambridge e della Oxford University in collaborazione con 77 istituzioni sparse tra Inghilterra, Usa, Francia, Germania, Italia, Finlandia e Svezia. Lo studio, che ha guadagnato le pagine di ‘Nature Genetics’, è stato condotto su ben 90 mila volontari arruolati per inchiodare i geni nemici di un girovita da invidia.

Il nuovo gene sotto accusa, dunque, è una variante vicina al recettore dell’ormone melanocortina 4 (Mc4r), già noto per il suo pericoloso link con una delle più diffuse e severe forme di obesità.

Nel nuovo studio i ricercatori, guidati da Mark McCarthy, hanno visto che gli sfortunati che presentano le varianti di entrambi i geni – ovvero Fto più la nuova variante vicina a Mc4r – guadagnano sulla bilancia, in media, ben 3,8 chili in più. Se la cava meglio, ma non troppo, chi presenta solo la variante stanata di recente: per lui, infatti, la bilancia segna ‘solo’ 1,5 chili in più.

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