Lotta all’obesità ecco chi ci guadagna

Fonte: salute.agi.it

New York – Merck, Nike, General Mills: sono alcune delle 15 aziende del settore sanitario o del grande consumo che potrebbero trarre i maggiori benefici dalla battaglia contro l’epidemia globale di obesita’. Lo dicono gli esperti della Credit Suisse in uno studio appena uscito. In tutto il mondo si stima che nel 2007 ci fossero 1,8 miliardi di persone obese o sovrappeso, un numero che ormai supera quello delle persone denutrite, notano gli analisti. ‘Al tempo stesso le aziende possono usare a loro vantaggio il trend verso una vita piu’ sana e le campagne a favore del controllo del peso’, si legge nel report intitolato ‘Obesity and Investment Implications’. Le 15 aziende sono state selezionate in base all’efficacia dei loro prodotti per la prevenzione o la cura dell’obesita’ e delle malattie ad essa collegate. La ricerca stima che le entrate connesse con i prodotti per persone obese nel settore del grande consumo, di cui fanno parte le industrie alimentari, cresceranno in media del 9,3% annuo dal 2008 al 2012, raggiungendo 1.400 miliardi di dollari. Tra le aziende ben posizionate per guadagnare dall’ondata di obesita’ citate da Credit Suisse ci sono: Danone, Kellogg, Safeway e il produttore di olio di palma Kuala Lumpur Kepong. Quanto al segmento fitness, oltre alla Nike, gli analisti citano CVS, Under Armour, Lululemon Athletica, Life Time Fitness e Dick’s Sporting Goods. Infine, le entrate del settore sanitario legate alla cura e prevenzione dell’obesita’ cresceranno in media del 7,1% annuo raggiungendo 73 miliardi di dollari nel 2012: in particolare, trarranno vantaggio le aziende che forniscono apparecchi e attrezzature mediche, perche’ l’obesita’ si curera’ sempre piu’ con la chirurgia e la neurostimolazione, non con i farmaci. Ben posizionate dunque Allergan, che produce una benda gastrica usata nella chirurgia di bypass gastrico, e poi Healthways, Merck e Novo Nordisk (le ultime due specializzate nelle cure per il diabete).

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