Marc Mességué: “La dieta fa bene solo al dietologo”

Fonte: ww.lastampa.it

Una vita a stecchetto per entrare nella taglia 40? Niente di più sbagliato secondo Marc Mességué, il guru del benessere, con un centro in Umbria, a Melezzole, dove si va per tornare in forma. E ti stupisce che proprio lui, che sui chili di troppo delle persone e sulla loro voglia di toglierseli fa affari, ti dica con quel suo accento sempre più francese: «Le diete fanno solo ingrassare». Ma come un popolo di affamati per nulla? «Proprio così, assicura senza pietà. «Ogni settimana escono più di 80 diete sui media e l’obesità in Italia aumenta del 2% all’anno. Non le sembra strano? I regimi ipocalorici stretti fanno solo perdere il piacere di vivere, di stare insieme, il gusto del cibo. E non fanno bene alla salute. Noi giochiamo con la salute della gente. In questi anni di martellamento per far dimagrire la gente con le diete più strane siamo solo riusciti a creare bulimia, anoressia e obesità. Perdi 4 chili in un mese e il mese dopo ne hai ripresi 5. Lei deve pensare che gran parte della popolazione mondiale vive con meno di 1200 calorie al giorno, se continuassero a dimagrire scomparirebbero. Invece il nostro metabolismo si abitua a tutto, soprattutto ad economizzare».

Una sentenza che detta da chi gestisce una delle più importanti beauty farm italiane (specializzata in cure fitoterapiche) suona strana. Ma Mességué spiega: «Sono della Guascogna, vicino Lourdes, ma non sono attrezzato per i miracoli. A chi viene da me non do una dieta, perché quando lo facevo i risultati erano scoraggianti: solo il 2% manteneva il risultato o perdeva ancora peso, quasi tutti tornavano da me più grassi di prima».

Ma c’è «un segreto» e Mességué lo spiega mischiando scienza, cultura e religione. «Una volta si seguiva la regola del venerdì magro, un giorno a settimana con cibi light, solo pesce, un precetto religioso che serviva per rendere più igieniche le abitudini di vita, soprattutto dei ricchi e dei preti, gli unici che soffrivano di gotta per le troppe proteine. La giornata di magro non l’ho inventata io, ma la Chiesa, per salvare se stessa e la nobiltà. Se oggi seguissimo questa regola, magari il lunedì, senza grassi, senza sale e solo con proteine magre e verdure, dopo una colazione con la giusta dose di carboidrati (30 grammi di fette biscottate integrali con marmellata o miele), saremmo tutti più in forma».

Sorge spontaneo lo scetticismo delle forzate delle diete: «Ma come un giorno solo di dieta a settimana? «Certo», risponde Marc: «Se lei moltiplica un giorno per le 52 settimane del calendario, alla fine dell’anno sarà stata a dieta quasi due mesi, un tempo lunghissimo, impossibile da resistere se fatto di seguito». E come la mettiamo con il suo centro e le altre cliniche per dimagrire? Inutili? «Assolutamente no, ma non siamo Babbo Natale. E le dico che da quando i miei clienti escono con la regola del «giorno leggero» i risultati di mantenimento e ulteriore perdita di peso sono saliti dal 2 al 30%. Perché un giorno fa piacere, già due rompe i c… Una dieta stretta in un centro sotto controllo medico si può fare perché regala una motivazione e il relax necessario per affrontare una vita stressante, ma non risolve il sovrappeso e ancora meno l’obesità”.

E la teoria di Mességué, il suo atto di accusa contro la «società delle diete» è confermato anche da studi americani condotti dagli esperti di «Medicare» (il programma di assicurazione medica del governo), secondo cui dopo una dieta l’83% delle persone torna a pesare di più rispetto a prima. E solo una minima parte riesce a mantenere intatti i benefici o, quanto meno, a tornare ai livelli precedenti senza superarli. «Ma non c’era bisogno degli americani – continua -. Sono cose che dico da anni. Come dico che uno dei mali del mondo è il troppo sale che mangiamo e che produce, secondo uno studio su Le Point, 25 mila morti all’anno nella sola Francia. Una strage».

Il numero delle cellule adipose nel corpo rimane costante negli anni e quello che varia è solo la quantità di grasso in esse contenuto: lo sostiene una ricerca su «Nature», secondo cui il numero definitivo si stabilizza nell’adolescenza. E’ per questo che anche dopo una dieta è difficile non riprendere peso. I ricercatori svedesi del Karolinska instute di Stoccolma hanno studiato gli adipociti, le cellule responsabili dell’accumulo di grasso, in persone vissute tra il 1955 e il 1963 con un livello particolare di isotopi radioattivi nell’organismo a causa dei test nucleari dell’epoca.

Maria Corbi

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