I test per le intolleranze alimentari? «Li fanno tutti, ma sono una truffa»

Fonte: www.corriere.it

«Non è vero eppure ci credo». Deve essere questo il motto che ogni anno trascina migliaia di persone in farmacie, studi e laboratori dove si eseguono test per le intolleranze alimentari. «Inutili, vere truffe», secondo la medicina ufficiale che periodicamente, nel tentativo di stroncare il fenomeno, torna alla carica con editti di condanna. L’ultimo pubblicato su Medical Network, rivista dei medici specialisti ambulatoriali (riuniti nel Sumai).Eppure la moda è più che mai in auge, mutuata dagli Stati Uniti nel 2000. I due terzi circa degli italiani che si fanno visitare dal medico per dimagrire confessano di aver provato almeno una volta il tricotest (analisi del capello), un vegatest (apparecchio che misura la reazione ai cibi) o un esame fondato sulla kinesiologia. Stringi in mano ampolline con estratti di sostanze a rischio per osservare eventuale perdita di forza muscolare.

Nel 90% dei casi la risposta è positiva. Si scopre di essere intolleranti a qualcosa. In genere latticini, cereali, frutta secca, salumi. I più calorici. E così il nuovo, presunto intollerante torna a casa determinato a tagliare dalla tavola i cibi incriminati. Giovanni Spera, presidente della società italiana contro l’obesità, non ha dati numerici ma conferma: «Quasi tutti abboccano, si fanno abbindolare dalla suggestiva teoria secondo cui non si dimagrisce perché si mangia ciò che il nostro corpo rifiuta. Un facile alibi per dire a se stessi che non è colpa nostra».
Su Medical Network un allergologo dell’azienda Asl di Reggio Emilia, Gianluigi Rossi, dopo aver analizzato la letteratura scientifica disponibile conclude: «Emergono con chiarezza l’inconsistenza e le contraddizioni, terminologiche e concettuali, dei sostenitori. Non esiste alcun esame di laboratorio in grado di valutare la presenza di un’allergia o intolleranza prescindendo dalla storia clinica ». Ancora più grave, insiste Rossi, è che le indicazioni dietetiche vengono prescritte per corrispondenza.

Durissima la posizione di Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale: «Sono esami destituiti di ogni fondamento, truffe. Malgrado diverse società scientifiche si siano espresse come noi, la gente non cambia atteggiamento. Le conseguenze sul piano nutrizionale possono essere pericolose».
La popolarità delle intolleranze è alimentata dal passaparola, dai racconti di dimagrimenti miracolosi legati alla scoperta che l’organismo non sopporta certe sostanze. Dalle promesse di operatori non sempre ben documentati, quasi mai medici. «Queste indagini funzionano. Ma tutto dipende da chi le utilizza, ognuna di esse può avere risultati eccezionali. Fra di noi ci sono persone serie e meno serie», difende i test su cui si fondano le diete alternative Mario Mauro Mariani, docente di omotossicologia, Comitato per le medicine non convenzionali. Il problema, aggiunge, è che si tratta di sistemi difficilmente ripetibili «e comunque un accurato intervento deve basarsi sulla storia clinica del paziente».
L’allergologo Claudio Ortolani parla di tecniche illogiche che costituiscono il pretesto per diete rotatorie: «Si tolgono a rotazione i cibi sospetti. All’inizio in effetti si perde qualche chilo, ma succede lo stesso con i placebo. Poi torna tutto come prima ». La nutrizionista Gigliola Braga, nota per il sostegno alla dieta a Zona, non utilizza i test: «Di intolleranze non si ingrassa. Per curiosità statistica segno sulla scheda dei miei pazienti se ne hanno fatti. E la maggior parte ci sono cascati ».

Margherita De Bac

Questa voce è stata pubblicata in Articoli, Pillole e altre fandonie e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

3 risposte a I test per le intolleranze alimentari? «Li fanno tutti, ma sono una truffa»

  1. barbarella69 scrive:

    Scusate se intervengo…era ora che lo dicessero!

    io ci ho fatto la tesi di laurea…sull’epidemiolgia e i metodi diagnostici delle intolleranze alimentari,sparando a zero su queste bufale spilla soldi colossali in cui si possono anche nascondere insiidie ben più grandi da misconoscimenti di patologie quali i disturbi del comportamento alimentare,fino a portare a malnutrizioni anche gravi(che non vuol dire per forza essere magro se malnutrito)…tutto ciò giò accadeva 6anni fa…il mio relatore?

    Illustrissimo professor Carlo Cannella…bello questo blog…complimenti

  2. odiobotero scrive:

    Grazie! IN effetti se c’è una cosa che odio più di esere grassa sono tutte le truffe sui metodi per dimagrire…

  3. barbarella69 scrive:

    …come dico ai miei pazienti,le intolleranze vere sono quelle che spesso causano malnutrizione…non fanno certo ingrassare…

    è facile per questi sedicenti “colleghi”togliere pane pasta olio zucchero formaggi …etc etc…ah si va molto di moda il nickel…risultato:dropout rapido,in breve tempo senza averne capito la causa del sovrappeso…

    hai mai cliccato su

    http://www.piramidealimentare.it

    ci sono consigli che sono molto più utili…

Rispondi a odiobotero Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.