Funziona il pacemaker contro l’obesità

Fonte: www.aduc.it

Un ‘pacemaker’ anti-obesita’. Niente diete, niente pillole o interventi di chirurgia bariatrica. La soluzione contro l’epidemia di chili di troppo potrebbe essere un apparecchietto impiantabile, che si inserisce sotto la cute dell’addome e invia impulsi elettrici ad alta frequenza come un pacemaker cardiaco, ma in questo caso per interrompere la comunicazione fra cervello, stomaco e pancreas. In pratica, fa sentire sazi dopo un pasto normale e aiuta a rimanerlo piu’ a lungo. I risultati della sperimentazione, pubblicati sulla rivista scientifica ‘Sugery’, sono positivi.  Il pacemaker, frutto della collaborazione fra l’azienda EnteroMedics Inc e i ricercatori della Mayo Clinic negli Usa, e’ stato testato in tre centri in Australia, Messico e Norvegia su 31 obesi per sei mesi. Ai pazienti e’ stato impiantato in laparoscopia l’apparecchietto che agisce sul nervo vago, bloccandolo e paralizzando lo stomaco. In media, hanno perso il 15% del peso in eccesso. Un partecipante su 4 ben il 25% e tre hanno visto calare i chili di troppo di oltre il 30%.

“Potrebbe essere un’alternativa agli interventi chirurgici, come il bendaggio o il bypass gastrico”, spiega il gastroenterologo Michael Camilleri, uno dei ricercatori della Mayo Clinic che ha contribuito a mettere a punto il pacemaker anti-obesita’. Gli ‘oversize’ coinvolti nello studio non sono stati messi a dieta, ne’ sono state date loro indicazioni particolari su quanto e cosa mangiare. A fare la differenza e’ stato, appunto, l’apparecchio impiantato nell’addome e in parte sullo stomaco: “Bloccando elettricamente il nervo vago – sottolinea lo specialista – i pazienti obesi riuscivano a sentirsi sazi dopo un pasto normale”.

Ad alimentare i chili in eccesso, spesso, e’ proprio la difficolta’ a raggiungere il senso di sazieta’, finendo per abbuffarsi. E’ gia’ partito un nuovo studio, che coinvolge fino a 300 pazienti in diversi centri medici, compreso un piccolo numero alla Mayo Clinic, non coinvolta in questa prima ricerca per evitare ‘conflitti di interessi’ visto che i suoi ricercatori hanno partecipato alla messa a punto del dispositivo.

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9 risposte a Funziona il pacemaker contro l’obesità

  1. anonimo scrive:

    ciao!sono per caso capitata sul tuo blog e mi complimento per quello che scrivi e per gli articoli che inserisci..certo,purtroppo non ho ancora avuto l’opportunità di leggere internamente lo space,quindi di te non so moltissimo..in effetti ignoro il tuo nome o la tua età ecc,ma ognuno ha la sua privacy ;-)arrivo cmq al punto:mi piacerebbe contattarti e magari parlare con te,qualche volta,sempre che tu lo voglia..e,sai..anche io soffro di disturbi alimentari..cmq ora è meglio che termini questo poema e ti lasci in pace :)…

    ciao,spero di sentirti

    un bacio

  2. anonimo scrive:

    sono la ragazza di prima…dimenticavo,potresti farmi sapere se vorrai contattarmi,magari rispondendo al commento?così,se decidessi di parlare con me ti lascerei la mia mail ecc…in caso contrario ti lascerei in pace!ciao ciao,mary

  3. odiobotero scrive:

    Se ti iscrivi a splinder possiamo scriverci dei messaggi senza che tu pubblichi la tua mail (e io la mia)

  4. sonodimagrita scrive:

    ciao ti ho lasciato un messaggio privato su splinder

  5. Pokankuni scrive:

    Questa notizia è molto interessante e apre a qualche speranza, grazie!

    In cambio ti segnalo questo post:

    http://www.productivity501.com/fat-people-to-pay-25-per-month/1835/

    Ciao!

  6. odiobotero scrive:

    Grazie della segnalazion. D’altra parte gli americani ne fanno di queste cose: http://solochenonvomito.splinder.com/post/13357917/Usa%2C+paghe+ridotte+agli+obesi

  7. piumaalvento scrive:

    Io penso che se uno è obeso è perchè c’è qualche fattore psicologico che gioca contro. E allora in senso di sazietà non serve a niente.

  8. odiobotero scrive:

    Aiuta, fidati. Non foss’altro perchè ti da modo di guardare in faccia le abbuffate senza la scusa della fame.

  9. anonimo scrive:

    Ciao,

    ho scoperto oggi il tuo blog e lo trovo molto serio e intelligente, grazie.

    La notizia di questa metodica in particolare mi fa sperare molto… Raramente nella mia vita ho sperimentato la mancanza di fame e il senso di sazietà, e quando è successo (per via di farmaci poi sospesi per eccessivi effetti collaterali o per momentanei malesseri) è stata una liberazione indicibile.

    Ciao, continua così

    Beatrice

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