Da Cuba i ballerini extralarge: dai 100 chili in su ma sulle punte


L’AVANA
– Le scarpette da danza, di solito, le indossano filiformi ballerine. A Cuba, invece, da più di dieci anni piroette e passi a due sono affidati alla passione di una compagnia di obesi. Un corpo di ballo extralarge: le danzatrici pesano dai 100 chili in su, il coreografo e fondatore, Juan Miguel Más, sfiora i 140.

La compagnia si chiama “Danza Voluminosa” e dal 1996 calca i palcoscenici dell’isola caraibica in cui il senso della musica e del ritmo sembra far parte del Dna della popolazione. Anche di quella sovrappeso: ecco quindi i ballerini obesi. “Mi è sempre piaciuto ballare – spiega una delle étoile, Mailín Daza – volevo fare danza classica, ma mia mamma mi disse che le bambine grasse non ballano”. Ora, grazie a “Danza Voluminosa”, Daza si può sentire una vera ballerina, nonostante i suoi 130 chili.

Il gruppo, che è amatissimo in patria e suscita curiosità anche all’estero, crea coreografie di danza classica e moderna. E, giura il pubblico entusiasta, quando le note si fondono con i movimenti i chili di troppo quasi si dimenticano.

Naturalmente, i ballerini XXL hanno creato uno stile tutto particolare: pochi salti e figure principalmente a terra. Le emozioni passano soprattutto attraverso i movimenti delle braccia, i port de bras, e passi piccoli e precisi. Anche l’ironia fa la sua parte: i danzatori ammettono che molti spettatori vengono attratti proprio dai corpi difficili da immaginare in tutù. E stanno al gioco, mettendo in scena parodie del cancan o della Morte del cigno.

Tuttavia sul palco, spiega il coreografo Más, presto le risate si trasformano in qualcosa di più serio. “Come succede con Chaplin”, azzarda un ballerino, Valenti Figueredo. Il peso dei chili viene dimenticato grazie all’impegno e alla passione. E questa danza tutta particolare diventa pura espressione di un’accettazione della diversità, dei suoi limiti e delle sue forze.

Tuttavia, sottolinea Más, “Danza Voluminosa” non vuole esaltare o glorificare l’obesità, o far passare il messaggio che vada rispettata e accettata in ogni caso. Semplicemente, i gordos vogliono prendere di petto il problema e dare anche a chi è sovrappeso la possibilità di esprimersi attraverso la danza. “Nonostante siamo obesi e balliamo, siamo contro l’obesità”, spiega Más: per questo, tra un plié e un arabesque, la compagnia ogni tanto si mette a dieta.

Questa voce è stata pubblicata in Articoli e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.