Le Veneri dell’arte dimagrite con Photoshop

Fonte: www.corriere.it

Bellezza rivisitata: cosa sarebbe successo se Botticelli avesse avuto Photoshop? Se quelle modelle dalle curve abbondanti, che riflettevano i canoni estetici dell’epoca, fossero state catapultate ai giorni nostri? Ebbene, forse la Venere del grande pittore fiorentino sarebbe stata leggermente più magra. Le sue misure? Quelle di una top model di Victoria’s Secret.

Che cosa sarebbe successo se il canone estetico della nostra società fosse appartenuto all’inconscio collettivo dei grandi artisti del passato? A questa domanda ha cercato di rispondere l’artista italiana Anna Utopia Giordano. Che, con lo scalpello digitale, ha «attualizzato» dieci Veneri di altrettanti geni all’apparenza «intoccabili». Il risultato? Le dee dell’amore diventano size zero, ovvero ragazze magrissime e senza forme femminili. Dal celebre nudo splendidamente candido e statuario di Botticelli scompaiono dunque i fianchi abbondanti e le linee armoniose; nel fotoritocco di Giordano, La Nascita di Venere (1485-86) appare così meno robusta e meno prosperosa. Via tutte le presunte imperfezioni anatomiche pure dalla Venere che scherza con due colombe (1830), uno dei capolavori di Francesco Hayez, mentre il punto vita si assotiglia, il petto si sgonfia e le cosce si ruducono al minimo anche per La Venere di Urbino (1538) di Tiziano.

In un’intervista pubblicata sul suo sito Anna Utopia Giordano racconta come è nata l’idea del suo lavoro «Venus»: «Ritoccavo fotografie di uno shooting realizzato per il book di un amico. (…) Mentre giocavo con timbro clone e pennello correttivo riflettevo sulla nostra società, i social network e l’urgenza di essere. Essere accettati, essere (il) presente, trasformare l’apparenza in essere. Insomma tutte quelle dinamiche proprie dell’evoluzione dell’uomo, la naturale conseguenza di ciò che è stato in passato». L’artista, che vive tra Napoli e Milano, non è nuova in quanto a provocazioni: recentemente le sue bottiglie di alcolici formato biberon hanno fatto discutere forum e network sociali. Nessun intento commerciale, specifica Giordano, solo un modo per sensibilizzare (i genitori) sull’abuso dell’alcol tra i giovanissimi. Anche gli «interventi digitali» sulla Venere sono finiti su molti siti d’informazione e blog, dove nel frattempo si è scatenato un vivace dibattito. C’è chi trova le opere rimodellate «semplicemente orrende», altri invece le lodano invitando lo spettatore a riflettere sulla odiosa consuetudine di taroccare la maggior parte delle immagini dei corpi femminili – piallando girovita, eliminando imperfezioni o allungando gambe già chilometriche.

Elmar Burchia

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Basta dimagrire per andare bene a scuola

Fonte: www.giornalettismo.com

Gli studenti che non prendono peso negli ultimi due anni di corso dovrebbero essere premiati con punti extra secondo il nutrizionista Dukan

Punti extra all’esame di maturita’ per gli studenti che non hanno preso peso negli ultimi due anni di scuola. E’ la proposta shock anti-obesita’ del nutrizionista piu’ noto del momento in Francia, Pierre Dukan, inventore della controversa e chiacchierata dieta proteinica che porta il suo nome. La proposta e’ formulata nel libro ‘Lettera aperta al futuro presidente della Repubblica’ che uscira’ domani in Francia, ma gia’ solleva stupore e polemiche.

OPZIONE PESO FORMA – L’idea e’ la seguente: introdurre, all’esame di Stato, un’opzione ‘peso forma’. Gli studenti magri, che si presentano alla prova con un indice di massa corporea (dato dal rapporto tra l’altezza ed il peso) compreso tra 18 e 25 (il tasso cioe’ considerato normale per gli adulti), potranno ottenere voti piu’ alti. I giovani dovranno essere pesati sei volte nel corso degli ultimi due anni di liceo e seguire alcune lezioni di nutrizionismo. Saranno premiati anche quei ragazzi, che pur non avendo raggiunto il peso forma per l’esame, avranno fatto degli sforzi per dimagrire.

PERPLESSITA’ – Il ministero francese dell’Educazione ha reagito con perplessita’. In particolare ha accusato il medico, autore del best seller ‘La dieta Dukan’, con piu’ di tre milioni di copie vendute in Francia, di ‘discriminazione fisica’: l’esame di Stato, dicono dal ministero al quotidiano Le Figaro, ‘e’ una prova basata sul sapere e sulle conoscenze e non sulla salute’ dei ragazzi. A criticare la ‘ricetta’ di Dukan e’ anche Jean-Michel Cohen, altro noto nutrizionista transalpino, autore di ‘Saper mangiare’: ‘e’ la proposta folle di chi si crede il padrone del mondo e dimentica quanto e’ stato gia’ fatto in materia’, ha dichiarato il dottor Cohen a Le Figaro.

LA DIFESA – La lotta contro l’obesita’ e per la sua prevenzione e’ infatti al centro di un progetto lanciato nel 2010 dal presidente Nicolas Sarkozy. Oggi in un intervento alla tv Direct 8, Dukan si e’ difeso da tutte le accuse: ‘non c’e’ nessuna discriminazione, solo un appello a non ingrassare’, ha detto il nutrizionista, che da tempo mette in guardia le autorita’ sanitarie sul fenomeno dell’obesita’ infantile, in costante crescita in Francia. ‘E’ inconcepibile – ha aggiunto – che non esista a scuola un’opzione di dietologia che insegni al giovane a mangiar sano e a gestire il suo peso’.(ANSA).

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La donna cannolo

Mi stupisco che non ne avessi ancora parlato visto che avevo in mente queste cose quando ho inventato questa specie di blog, ma stavolta questa sensazione mi è tornata su e voglio proprio scriverla.
Vecchi ricordi. Gita delle medie. Io mi metto davanti perchè mi fa male l’autobus e soprattutto perché nessuno mi chiede di mettermi dietro, nè sembra accorgersi che io manco. Siccome non mi posso voltare a meno di vomitare gli occhi, guardo intensamente la strada e ascolto ancora più intensamente quello che succede dietro.
Succede quello che non è successo a me, nè allora nè oggi: succede la vita. Ascolto i discorsi e i pettegolezzi, i litigi e gli sbaciucchiamenti. Qualcuno viene avanti, non certo per tenermi compagnia. Si sono decisi a non tenere per loro il loro vivi sentimenti adolescenziali, ma di gridarli al mondo cantando sulle note di una musicassetta  (che antichità!) messa dal gentile autista. Il “best” messo su da qualche studentessa, mi mette al corrente di quali cose dovrei apprezzare se fossi come lei una normale studentessa delle medie.
Sarei quasi contenta per questa inaspettata opportunità di rubare un pò delle briciole cadute dal tavolo degli dei. Ma parte inesorabile “La donna cannone” di De Gregori. Dunque non è stata una cosa passeggera. Qualche ragazza si è fatta contaminare dagli entusiasmi di una sorella maggiore fissata coi cantautori. E diffonde il vangelo della donna cannone a tutta la scuola. Tutte le ragazze, e tutti i ragazzi che vogliono essere apprezzati dalle ragazze, cantano a scuarciagola a tutte le gite “la donna cannone”. Eccole la, efebiche ragazzine preoccupate della piega dei capelli che fingono di interessarsi ai dolori di una freak circense nelle oniriche visioni post-felliniane di De Gregori (che non sanno nemmeno chi sia). Come distologono lo sguardo dalle ristretezze della vita materiale e delle loro minigonne, come fanno finta di fare finta di guardre la strada grigia fintamente perse in dolori segreti che nessuno, è ovvio, può capire! Guardami: come sono sensibile! Non sono meravigliosa! Sei sicuro di meritarmi? Trattami con la delicatezza che si addice a una personcina speciale come me…
E intanto io, la vera donna cannone della situazione, stavo davanti che fissavo la strada grigia per davvero, concentratissima, per non vomitare. Io, spaventata perchè le lacrime mi oscuravano la vista davvero e rischiavo di vomiatre e farmi scoprire…
Adesso sapete perché odio De Gregori.

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Il succo di frutta fa bene davvero? C’è chi dice di no

Domenica scorsa il Los Angeles Times ha pubblicato un articolo dal titolo “E’ ora che il succo perda la sua sana reputazione”. Nel pezzo dedicato alla salute, alla sbarra ci finiva il succo di frutta, indicato dagli esperti come falso idolo dei nutrizionisti, salutare al pari di una qualsiasi bevanda gassata e zuccherata.

Fonte: www.diregiovani.it

“E’ una verità scomoda”, dice il Times, poichè il succo al 100% frutta è il cavallo di battaglia delle istituzioni che tentano invano di combattere l’obesità, soprattutto quella infantile. Spremute e concentrati di frutta hanno sostituito Cocacola e Pepsi nei frigoriferi dei bar delle scuole e in molti Stati americani si introduce la “fat tax”, la tassa che colpisce le bevande “grasse”.

Eppure è un dato di fatto che un bicchiere di succo al 100% contribuisce all’obesità quanto un bicchiere di soda, se non di più. A parità di peso, infatti, il concentrato di frutta contiene più calorie della Cocacola. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, in una tazza di succo di mela ci sono 114 calorie, in una di succo d’uva 124, in una di succo d’arancia 112, mentre in una di Cocacola 97 e di Pepsi 100.

E non si possono trascurare gli zuccheri, in questo caso il fruttosio. Recenti studi dell’università della California hanno dimostrato che il fruttosio favorisce lo sviluppo di problemi cardiaci e del diabete, in quanto viene convertito in grasso più facilmente rispetto al glucosio. Non importa se sia contenuto in una bevanda o in un succo.

Insomma, il consiglio degli esperti è di non esagerare con le bevande e neanche con quelle a base di frutta. Secondo il Dott. Charles Billington dell’università del Minnesota, per il fisico il succo equivale ad acqua e zucchero e, dato il proliferare dei problemi di peso tra la gente, “nelle diete di oggi se ne potrebbe facilmente fare a meno”.

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